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Carlo Cottarelli a Verbania - 19 Luglio 2018 - 16:05

Ecco allora..
Ecco allora che ha ragione chi si oppone a certi diktat dell'UE., ma la cosa non è ben vista da coloro che si ostinano a voler sostenere questo simulacro di unione perchè quel giorno che essa dovesse crollare significherebbe il fallimento totae di certe politiche e dei partiti che, dal dopo guerra ad oggi, le hanno sostenute.

VCO Lombardo: Interrogazione a Chiamparino - 24 Giugno 2018 - 10:06

Re: Torpore piemontese
Ciao Giovanni% veramente il turismo c'è eccome,e molto ben supportato dalla regione. ma il punto non è quello che può fare la regione,ma cosa fanno gli operatori sul territorio. le istituzioni possono darti tutto il supporto che vuoi,ma se poi tu dormi i turisti non arrivano per incanto. questa storia del passaggio in lombardia fa ridere i polli,tu puoi anche iscriverti nella palestra più super attrezzata ma se poi passi le giornate sul divano e resti un rottame,la colpa non è della palestra...bisogna darsi una mossa,giù dal divano e mettersi al lavoro! ovvio che chi è abituato a stare con le mani in mano in attesa che qualcun altro ci pensi preferisca la scorciatoia lombarda,ma non cambierebbe nulla,nessuno regala niente.

Con Silvia per Verbania su erba sintetica - 15 Giugno 2018 - 18:27

non resisto...
ma davvero, mio figlio si giustifica molto meglio... Cioè, uno DEVE delle scuse, e invece di porgerle aggrava la sua posizione perchè è talmente imbufalito di non riuscire nel suo intendo di screditare gli avversari politici con mezze verità quando non vere e proprie bugie, che di fatto si "dimentica" di farle nella sostanza, e crede che la parola "scusa" inserita a caso in un testo sia sufficiente??? poi quando viene ripreso dall'interessata dice che il fraintendimento deriva dal fatto che quelle DOVUTE scuse sono state scritte di fretta in riunione??? cioè un lungo post pieno di questioni dubbie e opinabili "ben meditato" e dagli esiti disastrosi , e delle scuse scritte male e in fretta durante una riunione???

Con Silvia per Verbania su erba sintetica - 15 Giugno 2018 - 17:47

Chiarimento
Buongiorno, poiché ho potuto scrivere le scuse a lei rivolte solo oggi durante una riunione di lavoro non ho potuto curarne la forma, suppongo sia questa la causa del fraintendimento. Come ho poi precisato in un successivo post per chiarire, proprio a scanso di equivoci, il senso di quel passaggio. La sostanza era ben altra, mi spiace non sia stata colta. Le rinnovo dunque le scuse per quanto accaduto, per l'errata valutazione e per il mio comportamento dettato dal nervosismo, Mi auguro che questa mio ulteriore chiarimento possa essere dirimente. Cordiali saluti

Con Silvia per Verbania su erba sintetica - 14 Giugno 2018 - 12:59

Re: screditare :-D
Qiesto articolo è stato scritto a mia insaputa, senza alcuna intervista al sottoscritto e soprattutto senza alcuna autorizzazione da parte mia alla pubblicazione. Nessuno, ad iniziare dal sottoscritto, ha stabilito di procedere, per ora, nei confronti di una Consigliera Comunale di opposizione di cui, peraltro, mai si è fatto il nome, questo primo per tutelare la stessa in termini di privacy e secondo per evitare una possibile querelle politica, che la solerte giornalista ha voluto innescare. Le deduzioni, valutazioni e conclusioni indicate nell'articolo sono ste fatte completamente dalla giornalista autrice dello stesso sulla base di un posto pubblicato su Facebook preso evidentemente dal mio profilo privato anche questo senza autorizzazione. A dirla tutta, infine, non è assolutamente vero che la consigliera si sia soffermata a verificare l'accaduto, e questo è dimostrabile con testimoni, e nemmeno che io fossi sul marciapiede con la moto bensì sulla carreggiata a lato marciapiede, ben attento a lasciare sgombro il passaggio, infatti sul marciapiede vi era la persona con cui stavo parlando, testimone. Questi sono i metodi bassi e meschini con cui alcune opposizioni consiliari cercano di screditare l'avversario politico, sempre in forza della totale mancanza di argomenti nel merito delle questioni affrontate, qualsiasi esse siano. E lo dimostra il fatto che a postare qui l'articolo non sia stata la Consigliera in questione ma una persona totalmente estranea ai fatti e che nulla avrebbe dovuto permettersi di fare in seno a questo fatto che assolutamente non lo riguarda, se non strumentalizzarlo bassamente a fini politici.

Rabaini: "cena di gala con denaro pubblico" - 29 Maggio 2018 - 10:31

Re: Re: Ultimissime dal nazareno
Ciao Giovanni% Brignone & Paolino, pur dando un giudizio diverso, hanno colto l'essenza del problema. Inoltre non dimentichiamoci del c.d. semestre bianco, che comunque garantisce le Camere verso il Capo dello Stato, tanto per fare un esempio di limiti e poteri di controllo nei suoi confronti, strumento introdotto dal Picconatore. Evidentemente il sistema è ben bilanciato, per evitare abusi. Ma poi mi chiedo: e se Savona avesse rinunciato spontaneamente (per es. per motivi personali), possibile che non c'era una lista di sostituti pronti per una tale evenienza?

Una Verbania Possibile risponde a Con Silvia per Verbania - 23 Maggio 2018 - 16:41

Con Silvia per Verbania
Riteniamo di poter affermare che anche la lista civica che rappresentiamo non intervenga rumorosamente e a sproposito come spesso fanno altri su ogni questione portata a dibattito sulla scena politica verbanese, se non quando realmente necessario e questa occasione l’ha richiesto zicuramente. Ribadiamo quanti scritto: ” L’esercizio dell’azione penale spetta al Pubblico Ministero che, evidentemente, ha ritenuto opportuno l’approfondimento processuale del fatto portato alla sua attenzione. Il Tribunale di Verbania, dal canto suo, non ha ritenuto sussistenti gli elementi integranti la fattispecie di reato”. Parafrasando, il PM ha doverosamente approfondito la questione portata alla sua attenzione sottolineando peraltro la mancanza del dolo, la leggerezza dell’azione compiuta e la sua modesta entità, ipotizzando però di aver piegato l’interesse pubblico per porre in atto una piccola vendetta. Tesi completamente rigettata dai giudici del Tribunale di Verbania che nel comportamento di Sau non hanno ravvisato alcun abuso d’ufficio e quindi alcuna lesione dell’interesse pubblico per vendette personali. La decisione dei giudici assolve pertanto Sau non solo sul piano giuridico ma anche su quello politico, che con onore, correttezza e dedizione ha svolto e continuerà a svolgere il suo ruolo istituzionale. Piuttosto appare molto ben evidente come la questione sia stata strumentalmente spostata sul piano politico dai quattro Consiglieri di minoranza al fine di colpire bassamente l’assessore, l’amministrazione comunale e l’intera maggioranza consiliare. E questo modo di fare “politica” di certe opposizioni consiliari non sfuggira’ certo alla maggior parte dei cittadini verbanesi. Gruppo Consiliare Con Silvia per Verbania

M5S:Comunicato su esito referendum Verbania Cossogno - 16 Maggio 2018 - 18:17

Re: Re: Re: Re: STATO
Ciao paolino a differenza sua, che si nasconde dietro ad uno pseudonimo sentenziando da dietro una tastiera, io la faccia e il nome li metto e le confermo di essere uno dei coordinatori del Comitato astensione referendum forno crematorio del 2016. E come ho detto e scritto pubblicamente più e più volte, e prima di me i presidenti Napolitano e Mattarella, il diritto all'astensionismo è commisurato al valore e all'utilità dell'argomento proposto, e quello sul forno crematorio fu non solo un'inutile spreco di denaro pubblico, ben 20.000 per un vezzo di un manipolo di Consiglieri Comunali senza nemmeno l'avallo del Consiglio Comunale e quindi dei cittadini, e un potenziale danno economico per Verbania, oltre che politicamente pretestuoso e strumentale. Dimostra cosi di essersi informato a suo uso e consumo facendo però fnta di non comprendere l'importanza del referendum sulla fusione, con enormi ricadute in termini di sviluppo del territorio pedemontano verbanese. Quindi glielo faccio spiegare dal Sindaco Marchioni Omegna che, con la coalizione di centrodestra, persegue lo stesso obiettivo cui ambivano Cossogno e Verbania ma osteggiato in ogni modo dal centrodestra verbanese cui lei penso appartenga dimostrando così il totale disinteresse al bene della città e del territorio strumentalizzando l'intera vicenda a fini meramente elettorali. Questa si che è una bella figura di menta, piperita pe di più!

Comitato SI fusione Cossogno Verbania: rinunciare a 30mln di €? - 3 Maggio 2018 - 18:45

Re: Due referendum diversi e due risultati diversi
Ciao Claudio Ramoni Questi argomenti richiedono un dialogo verbale, su questa piazza è complicato. Comunque sei tu che hai menzionato il referendum del forno, e le tue argomentazioni sono strumentali, nonchè errate, come spiegato dal commento precedente. Sull'argomento ne ho scritto in abbondanza nei miei commenti su verbanianotizie. Ma vorrei precisare che Primo: la cifra di 1,5 milioni è basata su di un financial project redatto da privati, la scelta poteva essere diversa, avevo scritto di un comune che rifatto un forno crematorio intorno agli 800 mila euro. Secondo: con un funzionamento ben gestito come avveniva direttamente dagli addetti, il saldo netto si avvicinato ai 400 mila euro, se non ricordo male nel 2014, ne consegue che al massimo in 3 anni si sarebbe rientrati della spesa. Terzo: l'assesore al bilancio ha saggiamente più volte ricordato, che per una gestione virtuosa del comune, bisogna avere entrate extratributarie, diversamente, continuiamo a vessare i Verbanesi, per coprire i servizi, con le tasse, ne consegue che il forno è una delle raririsime entrate extratributarie, Quarto: il confronto con l'unione Valsamoggia, in primo luogo non è corretto,noi avremo una fusione per incorporazione (ed a mio avviso le incorporazioni di norma sono più virtuose delle unioni) in quanto per la conformazione del territorio e per il numero degli abitanti, si parla di 110 mila abitanti. La popolazione dell'Unione all' 1/01/2016 Dati al 01/01/2016 Superficie Popolazione Densità Casalecchio di Reno 17,3 36.349 2.097,0 Monte San Pietro 74,7 11.011 147,4 Sasso Marconi 96,5 14.732 152,7 Zola Predosa 37,7 18.828 498,8 Valsamoggia 178,1 30.611 171,8 Totale Ambito 2 404,4 111.531 275,8 Ripeto manca a priori uno studio di fattibilità ed una visione generale, con un arco temporale almeno ventennale. Questo è un esempio di studio,di ben 153 pagine, non la brochure presentata ai cittadini, quantomeno si è analizzato e programmato prima del referendum, un amminstrazione seria e sincera, dovrebbe spendere i soldi pubblici di un referendum e di una fusione consapevolmente, e rendere consapevoli i cittadini di un voto informato. Purtoppo non riesco a postare i dati completi, ma rende benissiomo l'idea Sommario 5Il procedimento di fusione 6Il regime giuridico del nuovo Comune: aspetti salienti 8Le misure statali di incentivazione diretta: il contributo straordinario decennale 10Le misure statali di incentivazione indiretta 12Le disposizioni derogatorie e di maggior favore per i Comuni nati da fusione 13Le misure regionali di incentivazione diretta 14Le misure regionali di incentivazione indiretta 15Il rapporto tra Unioni e fusioni di Comuni 15Unioni e fusioni nella legislazione regionale 19Il territorio 19La popolazione 24Il tessuto produttivo 28In sintesi: il territorio e il processo di fusione dei Comuni di 30Analisi dei bilanci 33Imposte e tasse 33Trasferimenti 35Entrate extratributarie 36Entrate da alienazioni e trasferimenti Titolo 4 38Entrate da prestiti 41Spesa di personale 41Altre spese correnti Analisi delle spese per servizi 43Prospetto delle spese di bilancio, programmi e macroaggregati (Spese correnti impegni) 46Previsione contributi straordinari regionali e statali 47Partecipate e Immobili comunali Obiettivi dell’analisi e note metodologiche 53Le strutture organizzative dei Comuni di 55Unione Terre di Pianura: i servizi delegati dai Comuni di 60Mappatura delle principali convenzioni comunali 62Area Affari Generali 63Area Servizi Finanziari e Tributi 82Area Servizi alla Persona 92Area Ufficio Tecnici Gli assetti della rappresentanza politica nel Nuovo Comune 131Tabelle di sintesi del confronto e impatti della fusione 137Considerazione sui margini di razionalizzazione economico finanziaria conseguibili nell’ipotesi del Nuovo Comune nel breve periodo L’architettura organizzativa del Nuovo Comune 146Modello divisionale 147Modello diffuso Il percorso progettuale per la creazione del Nuovo Comune Quando i consiglieri

Comitato SI fusione Cossogno Verbania: rinunciare a 30mln di €? - 3 Maggio 2018 - 16:43

Due referendum diversi e due risultati diversi
se parliamo di costi per svolgimento e informazione in effetti vi sono diversità dove i costi del referendum sulla fusione hanno superato quelli per il referendum sul forno; va per anche detto per che se fosse passato il SI all'abrogazione della delibera di giunta impedendo così l'esternalizzazione del forno crematorio il comune si sarebbe dovuto accollare costi per ripristino, manutenzione e adeguamento pari a circa 1,5 mln di €; viceversa se dovesse vincere il SI alla fusione entrerebbero nelle casse comunali ben 30 mln di €. Si afferma poi che i contributi alla fusione siano saliti al 60%, piacerebbe sapere di cosa: i costi, come indicato nella 2^ variazione al bilancio di previsione 2018-2020, ammontano a 20.000€ mentre i ricavi sempre 30 mln di €. E questo aspetto lo ha ben compreso anche il M5S che sul piatto della bilancia risultano preponderanti; e di parecchio, i benefici economici derivanti dalla operazione. Si vede che anche loro (ma non lei a quanto pare) hanno letto quanto riportato dal sindaco di Valsamoggia dopo oltre due anni di positiva amministrazione del comune nato dalla fusione di ben cinque piccoli comuni http://uncomunetremunicipi.altervista.org/il-sindaco-di-valsamoggia/

Comitato SI fusione Cossogno Verbania: rinunciare a 30mln di €? - 2 Maggio 2018 - 17:14

Le ragioni della fusione per incorporazione
Ciao privataemail, nel caso della fusione tra Cossogno e Verbania non è richiesto un piano di fattibilità (che non credo proprio psia fatta a costo zero dalle università, finanche venga commissionato dal M5S) poiché questo studio è già stato fatto sul campo dagli amministratori dei due comuni nel corso dei due ultimi decenni verificandone convenienza e fattibilità. Risulta quindi evidente come i due comuni abbiano maturato un’esperienza tale per procedere consapevolmente verso la fusione, esperienza e consapevolezza che il restante 70% dei comuni evidentemente non aveva. Venendo ai dubbi: - se per aumento della spesa intende quella a carico dei cittadini mi risulta che la sola prevista, per altro solo tra cinque anni, sia l’allineamento dell’addizionale IRPEF a carico dei cossognesi, che credo possa ammontare a poche decine di euro l’anno; - le assicurazioni (e le rassicurazioni per alcuni) sono esplicitamente dettate dalla Legge Delrio n. 54/2014 che la invito a leggersi; - non può chiedermi ora quanti nuovi mutui saranno accesi in futuro, questo dipende da quanti investimenti saranno attuati per la città; - i costi burocratici della fusione non li conosco nel dettaglio, posso solo citarle i costi per il referendum consultivo, richiesto e deliberato in Consiglio Comunale, dalla maggioranza consiliare lo scorso novembre 2017 pari a quelli sostenuti nel 2016 per il referendum abrogativo sul tema del forno crematorio, richiesto dalla minoranza consiliare che poi non ha portato a nulla. A tal proposito vorrei rilevare il senso molto politico del secondo rispetto al primo, la fusione dovrebbe, infatti, essere fatta trasversalmente, indipendentemente dal colore politico, perché chi ne avrà il vantaggio è la città e i suoi cittadini. - avendo il comune di Cossogno nel 2017 un bilancio con un avanzo di 30.000€, ritengo sia stato capace di ottemperare alle manutenzioni richieste sul suo territorio, figuriamoci con 600.000€/anno in più per investimenti ordinari e straordinari, quota destinata a Cossogno dei 3.000.000 totali spettanti all’anno per la fusione; - la visione di un comune tanto ampio c’è e da molti anni, capisco che ci si preoccupi della fattibilità di questo progetto ma al contempo si esprimano le opinioni sulla base di una completa conoscenza dei fatti. Se necessario, sarà mia premura allegare la mia dichiarazione fatta in tal senso, e pubblicata su media e online, ove risulta con chiarezza come tale visione esista dal 1999; - i governi futuri potrebbero far tutto e il contrario di tutto, ma questo indicherebbe la solita scelta politica di partito molto poca onesta nei confronti della città e dell’intero territorio, 30.0000.000€ sono una priorità per chiunque abbia a cuore primariamente la città e non il proprio partito; - come già affermato la Legge Delrio prevede uno stanziamento per tutti i 10 anni previsti, e questo non lo può cambiare nessuno (esattamente come gli 8 milioni concessi a Verbania dal Bando Periferie); - la sua ultima domanda dovrebbe rivolgerla a qualcun altro dall’ego molto ma molto smisurato che di cattedrale nel deserto a Verbania ne ha creta un’enorme, lasciando a noi le croste da grattare. Per finire le risorse investite dallo Stato per le fusioni sono risorse pubbliche derivanti anche da tagli alla spesa ma sicuramente inferiori a quelle stanziate da sempre per la sopravvivenza di oltre 8.000 comuni (e qui parliamo di centinaia di miliardi di euro) che alla fine andrà a generare un forte risparmio, un ritorno utille per garantire migliori servizi per tutti, a iniziare da una possibile riduzione della pressione fiscale. Questo ci porta a pensare per logica che la razionalizzazione della spesa inizi innanzi tutto a livello centrale, con benefici che chiaramente andranno a ripercuotersi a tutti i livelli. Altrimenti mi spiega dove starebbe la convenienza per lo Stato? Dirimente risulta essere questa intervista al sindaco di Valsamoggia comune emiliano nato dalla fusione di ben 5 comuni i cui risultati estremamente positivi vengono evid

Aggredito capotreno - 7 Aprile 2018 - 13:34

agressioni
Ieri pomeriggio mi è capitato per un fortuito caso di difendere un anziano signore (oltre 70 anni), che si era permesso di riprendere 3 ragazzi di colore, ben vestiti, ben nutriti e ben mantenuti in vacanza dal popolo italiano, perchè sputavano per terra, in particolare vicino ai piedi della gente. Probabilmente l'aver visto un soggetto non tanto mingherlino, deciso e che ha alzato la voce minacciosamente li ha fatti desistere dal menare l'anziano, ma non è possibile che ad ogni angolo c'è il rischio di essere aggrediti per un non nulla; per far finire questo status di invasione forzata e violenta c'è una sola ricetta.............. Lascio ad ognuno di voi il libero pensiero della soluzione!!

Comitato Salute VCO su ospedale unico - 5 Aprile 2018 - 18:49

A chi interessa l'ospedale unico?
A proposito di ospedale unico, penso e mi ritrovo a fare un percorso a ritroso ricordando gli anni in cui la "necessità" della costruzione di un "ospedale unico provinciale" o di "eccellenza", -così veniva definito-, provocava discussioni abbastanza animate fra i cittadini, manifestazioni molto partecipate e per la politica locale era il cavallo di battaglia tanto a Domodossola quanto a Verbania, le due città che si contendevano il nuovo nosocomio. Erano gli anni 1999/2004 ed io ero coinvolto come tutti i cittadini personalmente e politicamente in quanto Consigliere comunale di maggioranza nelle fila del mio partito, Rifondazione Comunista, nella prima Giunta a guida Cattrini con DS -oggi PD-, Rif. Comunista e Margherita. Colti dal fervore della "necessità" di poter "ospitare" sul proprio territorio il nuovo "ospedale provinciale di eccellenza", il passo successivo era: l'individuazione dell'area destinata allo scopo, indicata in uno spazio tra Domodossola e Villadossola, la presentazione dell'O.d.G. al Consiglio comunale atto a ratificare tale scelta, con voto favorevole di tutta l'opposizione e della maggioranza, con voto contrario mio (Rif. Comunista) e del mio gruppo. Le motivazioni del voto contrario nel corso di quel consesso di una componente della maggioranza, (Rif. Com.) a tale proposta o progetto, furono ampiamente documentate con cognizione di causa, che oggi sono ancora più stringenti che andavano; da quella relativa alla mancanza di un piano Sanitario serio che riguardasse anche le numerose Valli ed il loro raggiungimento molto spesso difficoltoso con mezzi di soccorso o per il raggiungimento del San Biagio in determinati periodi dell'anno, oggi ancora più preoccupante per i recenti fatti in Val Vigezzo e le condizioni in cui versano tutte le strade della provincia e dell'ANAS. I giorni nostri vedono ripresentarsi la "necessità" dell'ospedale unico provinciale, con decisioni sull'ubicazione della struttura calate dall'alto, decisioni praticamente indolori sia per quanto riguarda quella "politica locale" agguerrita a tutti i livelli, -oggi prestata anche a Roma- passando per Torino Regione, Verbania e altri Comuni interessati anche di altra estrazione politica, ignorando la popolazione ed i suoi punti di vista. Si tratta della decisione della costruzione di un nuovo ospedale, attenzione, non di un bar o una discoteca, un ospedale che, a rigor di logica, tale struttura richiederebbe un ubicazione con facilità di raggiungimento e accessibilità a tutti evidentemente anche in zona baricentrica tenendo ben presente la situazione del territorio, e invece no, quale il sito prescelto, -secondo me- al di fuori di ogni logica? Ornavasso, oltretutto non in piano, ma in "collina bella vista" con tutto quello che ne consegue di spese, ambiente, consumo di territorio ecc.ecc.. Ma la domanda sorge spontanea: perchè proprio in collina? Chiudo ribadendo la nostra e non solo nostra contrarietà al nuovo ospedale per i motivi già menzionati aggiungendo che: non essendoci disponibilità economiche dovendo ripiegare su privati finanziatori, il SSN, cioè la SANITA' PUBBLICA SPARIREBBE a favore di quella PRIVATA dove chi HA I SOLDI SI CURA, ALTRI NO. Al San Biagio sono stati spesi fior di quattrini pubblici, di tutti noi, per poi donare il San Biagio eventualmente a privati in concorrenza con la struttura pubblica. Questo è il mal costume che sta distruggendo quello che di meglio avevamo, la SANITA' PUBBLICA. Sia chiaro, la Sanità come si presenta oggi non è certo il meglio, anzi, ma proprio per questo va rivista, riorganizzata, migliorata e specializzata mantenendo le strutture esistenti ma, ahinoi per tutto questo ci vogliono persone e POLITICI SERI, questa è solo una delle grosse preoccupazioni.

Chifu e Immovilli: Il Maggiore, parcheggio e Movicentro - 11 Gennaio 2018 - 16:16

Ragioni e Torti
Non sono quasi mai d'accordo sulle analisi di Renato, ma su due questioni non v'è dubbio alcuno: - Struttura CEM: c'è stato un errore tecnico (e non politico come in tanti vogliono farlo passare). Qualcuno ha sbagliato i conti e qualcun'altro si è accorto troppo tardi che il fascicolo antincendio non era conforme alle direttive. E' pacifico che, per non attendere i tempi della Giustizia, si debba procedere con le correzioni del caso; ma è altrettanto doveroso perseguire chi ha creato il danno e pretendere il rimborso delle spese. Per questo tipo di cose ci sono le assicurazioni; non si conosce la genesi di questo errore, ma immagino non sia così complesso scoprirla. Tuttavia, per trasparenza, l'Amministrazione ben farebbe a rendere pubblica la storia, demandando alle azioni giudiziarie il recupero delle somme spese. - Inquinamento ex gasometro: è lapalissiano che nessuno mai pagherà per i danni procurati. Se mai riuscissero ad identificare i responsabili, le attuali condizioni potrebbero di fatto rendere impossibile il recupero delle maggiori spese. Ma qui finisce il mio appoggio a Brignone: sul resto della linea, rimango distante dalle sue osservazioni. In primo luogo, la scelta del materiale non c'entra nulla con le tempistiche del cantiere: installare un legno non trattato o trattato in fabbrica è la stessa cosa. Inoltre ognuno fa il suo mestiere: se Notarimpresa aveva come scopo di fornitura la realizzazione di un'opera con capitolati e materiali ben precisi, non era suo compito verificare. Vero che in questo modo la qualità di qualsiasi attività migliora, ma portando all'estremo questo concetto, allora anche il tecnico controllore deve essere controllato. Se il fascicolo anticendio era predisposto ed approvato, perchè mai il "magut" avrebbe dovuto metterci becco? Vale comuque quando detto sopra al primo punto: qualcuno ha sbagliao e giusto che paghi. Per quanto riguarda il parcheggio, l'unico vantaggio di una soluzione a raso era un evidente risparmio di denaro: per il resto avrebbe potuto accogliere verosimilmente solo un terzo della auto che potrà ospitare il nuovo edificio e, se non se ne fossero accorti con gli scavi, avrebbe lasciato gli inquinanti così come sono. Oppure, una volta scoperti, i costi di bonifica avrebbero certamente superato quelli di costruzione dello stesso parcheggio, avendo ben presente che nessuno pagherà mai per i danni procurati. Tornando al contenuto dell'articolo, sarebbe davvero dannoso (ai fini della realizzazione dell'opera) attendere che l'ente provinciale si esprima in maniera definitiva: non hanno soldi per il riscaldamento degli istituti secondari (leggasi riduzione dei giorni di scuola) e sappiamo bene come è finito il cantiere Movicentro. Per non parlare della manutenzione delle strade a loro gestione (con il teatrino annuale sui fondi per lo spalamento neve!). E' ragionevole pensare che la spesa di 186k€ per l'anali di rischio (spero ed immagino con relativi carotaggi) abbia portato ad un risultato tecnico congruo (ma questo non si può dire: hanno sempre ragione chi è contro l'amministrazione!). La provincia e l'Arpa avranno speso un decimo, ma si arrogano il diritto di porre veti solo perchè l'analisi del sottosuolo dovrebbe estendersi anche alle zone adiacenti....e chi pagherebbe? Carotiamo il San Francesco e poi se il sottosuolo è inquinato lo tiriamo su tutto per bonificare? Paga sempre la provincia!? Mah... Una volta deciso che il progetto è necessario per la città, ben fa l'Amministrazione a tirare dritto poichè siamo molto vicini a ritrovarci un cantiere che mai più si chiuderà a pochi passi dal centro storico, con buona pace di chi alla parola DEGRADO associa il proprio gusto personale. Saluti AleB

Chifu e Immovilli su problemi parcheggi in Sassonia - 4 Gennaio 2018 - 09:10

Sassonia
Sono anni che il sottoscritto"lotta" per aver chiarimenti circa le tollerate soste selvagge in Sassonia al sabato, giorno di mercato,ho coinvolto anche Eco Risveglio con documenti fotografici,,ultimamnente se ne è discusso anche in Consiglio Comunale,ma vedo che non si è cavato "il ragno dal buco" Si parla di nuova viabilità che non c'entra assolutamente niente con chi parcheggia(tollerato) a suo piacimento,,parcheggi che si protraggono ben oltre l'orario di mercato....il vigile di quartiere già non si vede durante la settimana,mentre al sabato proprio non esiste, e qui ripeto la mia domanda:in base a quale disposizione si può parcheggiare ovunque,dove per ovunque intendo contromano, sulle striscie pedonali, sugli scivoli per disabili, un curva e ovviamente in sosta vietata? mentre al sabato il Rosmini è desolatamente semi vuoto?

Lavori di riqualificazione lungolago Pallanza - 6 Novembre 2017 - 08:36

Re: Re: Re: Ignorata Intra
Ciao lady oscar, è una mia sensazione più dal lato "nautico", ben vengano i rifacimenti che hai elencato. Ma da buon San Tommaso, io credo solo a quello che vedo...

"Quando l’arte è lettura della vita" - 29 Ottobre 2017 - 10:38

Beati
Beati voi nelle vostre gabbie dorate. Tra una preghiera e l'altra suor Maria Gloria Riva può sempre andare dal cardinal Bertone nel suo attico da 400m,avrà ben anche lui qualche quadro da ammirare e che dia felicità.

Evento prof. Galimberti: la posizione degli organizzatori - 17 Ottobre 2017 - 10:29

Pesare le parole
tratto da un altro quotidiano online locale: “Sono disgustato dal fatto che metà di voi sia rimasto fuori per motivi di sicurezza. Avete un teatro nuovo cui non è consentito l’accesso a metà del pubblico. E’ il risultato della mancata capacità di programmazione dei vostri amministratori e di una burocrazia troppo rigida. Se c’è qualche giornalista in sala, spero che lo scriva, senza compromessi!” http://www.verbanonews.it/prima-pagina/galimberti-al-maggiore-disgustato-che-meta-di-voi-sia-rimasta-fuori-2887.html Io sinceramente faccio fatica a capire il significato delle sue parole: la sala era piena, c'erano altre persone che non avevano diritto ad entrare (perchè non c'era più posto!), e lui dove le avrebbe volute mettere? sono rimaste fuori perchè se la capienza è 570, semplicemente non ci sono sedie libere. La burocrazia troppo rigida è quella che impone che al tutto esaurito non si faccia entrare altra gente? "E’ il risultato della mancata capacità di programmazione dei vostri amministratori": ma si riferisce al caso specifico o alla mancata lungimiranza di un progetto di quasi 10anni fa che doveva prevedere che il suo evento avrebbe attirato oltre 570persone? Nel primo caso il rimbrotto è da fare a chi lo ha invitato e pagato che non è stato in grado di prevedere e prevenire il grande afflusso (avrebbe potuto chiedere l'affitto della sala grande, MILLE posti!, deroga VVF permettendo); se è la seconda delle due chiavi di lettura, è solito contestare le capienze di tutti i posti dove viene invitato? Immagino che anche altrove abbia superato il tutto esaurito! E se 570posti per lui non basta, lo sa che in oltre un anno di programmazione, ben pochi sono stati gli spettacoli da tutto esaurito? Dovevamo pensare ad un teatro sempre mezzo vuoto perchè "non si sa mai che passa Galimberti da queste parti?". Io davvero non lo capisco...se non come incipit alle scorribande demagogiche di turno. Saluti AleB

Comunità.vb: su rottami del porto - 29 Settembre 2017 - 09:09

Meglio tenerli da parte...
...per i risarcimenti. Ricordo a tutti che il Comune, in solido con l'ex gestore del porto è stato ritenuto responsabile del disastro e condannato ( in primo grado) al risarcimento dei danni subiti dalle imbarcazioni. A breve ci sarà la sentenza d'Appello a Torino che, se dovesse confermare l'orientamento del Tribunale di Verbania, aprirebbe la strada, oltre a questa prima causa "pilota", per un controvalore di circa 230 mila euro, ad altre ben più sostanziose presentate dai proprietari delle barche più grosse. Sono trascorsi quattro anni dal disastro, i detriti sono ancora lì e, temo, visto che non sono biodegradabili, ci resteranno per un bel pezzo.

Niente sussidio da in escandescenze - 9 Agosto 2017 - 18:59

perchè dovremmo aiutarli a casa loro?
Giusto, perchè dovremmo aiutarli a casa loro dal momento che provengono da Paesi ricchi di ogni ben di Dio? I loro "ben di Dio" sono in mano alle multinazionali? Che le scaccino da soli! Tutti i baldi giovani che sono arrivati da noi a farsi mantenere, tornino a caso loro che hanno tanto da fare. Dovremmo farlo noi? Col cavolo! Siamo già inguaiati di nostro.
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